« Non temere, sii fedele e resta nella pace ... » |
Madeleine-Sophie Barat che si rifiutava di essere riconosciuta come fondatrice della Congregazione, diceva :
“E’ Gesù che ha fondato la Piccola Società del suo Cuore”
Nella grazia di questo primo appello, la Società fu scelta per essere
strumento del suo Amore e della sua Misericordia: “perché il Signore è clemente e misericordioso, rimette i peccati e salva al momento della tribolazione.” (Sir 2, 11)
Fondata a Parigi nel 1800 da santa Maddalena Sofia Barat, la Società del Sacro Cuore di Gesù ha ricevuto come grazia fondatrice di vivere “l’unione e la conformità” al Signore per irradiare con il proprio amore e il proprio servizio la carità stessa del suo Cuore
Sparsa attraverso il mondo, vive ancora oggi questo appello in missioni diverse finalizzate a far conoscere e a comunicare l’amore del Cristo.
E’ in questa famiglia religiosa che è stato donato a sorella Josefa di essere immersa nel fuoco dell’amore del Cuore di Cristo, di vivere intensamente l’unione a Gesù e di essere resa conforme, fino alla croce, a Colui che ella amava.
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Questo tema è stato preparato per la sessione di giugno 2011 di Poitiers
METODO DI PREGHIERA INSEGNATO DA GESù A SUOR JOSEFA
Preparando questo tema ho ricevuto una conversione nel mio modo di pregare e anche di vivere. Josefa mi ha ricordato che la vera preghiera continua nella giornata, vivendo alla presenza di Dio e in colloquio, con lo spirito aperto e cosciente, per non sperperare le grazie per i nostri fratelli e sorelle. E ancora, per me che metto tanta cura a evitare qualsiasi (...)
La casa del Sacro Cuore dove Gesù accompagnava spesso Josefa nel suo peregrinar quotidiano...
1. Monastero cistercense dal 1615 alla Rivoluzione francese.
I "Folietani" erano dei religiosi dell’ordine bernardino della regola di Citeaux. Nel 1615, con l’appoggio del re Luigi XIII, si stabilì nel vasto terreno sulle pendici degli ameni colli da cui Poitiers domina la valle del Clain. Il vecchio monastero dei "Feuillants" sembra una di quelle terre privilegiate, fatte per l’incontro dei (...)
Fu innanzi tutto una ragazzina fragile, amata, piena di vita e intelligenza. Nata, la notte del 13 dicembre 1779, nella cittadina borgognona di Joigny, ai bagliori dell’incendio di una casa vicina, era prematura e così fragile che fu battezzata di prima mattina.
Terzogenita, nasceva in una famiglia di artigiani, bottai e vignaioli, che godevano di una modesta agiatezza, e abitava una casetta di Rue du Puits Chardon (oggi Rue Davier, 11). A sette anni diventò l’alunna del fratello Luigi, di (...)